E IO PEDALO. Donne che hanno voluto la bicicletta

E IO PEDALO. Donne che hanno voluto la bicicletta

E IO PEDALO. Donne che hanno voluto la bicicletta di Donatella Allegro

Ancora oggi, in molti paesi del mondo le donne non possono andare in bicicletta. Perché? Forse perché la bici è simbolo e insieme strumento concreto di libertà e liberazione: è un mezzo poco controllabile (e quindi sottilmente eversivo), è un prolungamento del corpo (e dunque potenzialmente scandalosa), è economica (e dunque troppo democratica).
Sono tante le donne nella storia che hanno “voluto la bicicletta” per pedalare fiere per le vie del mondo. Perché la vita – come diceva Albert Einstein – «è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti»; e se la vita è stare in equilibrio, se vuoi muoverti devi andare in bicicletta. Non funziona il paragone? Non importa. Siamo qui per raccontarvi delle storie, non per spiegare la vita. Sono storie di bici e storie di donne, che spesso hanno cercato la libertà pedalando. Perché?
Forse perché la bici è democratica, è poetica, è per tutti.
La bici è libertà.

 

Donatella Allegro, bolognese, ha conseguito una laurea in Lettere Moderne e nel 2008 si è diplomata attrice presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. Nel  2014 ha conseguito una laurea magistrale  in  Discipline dello Spettacolo dal vivo. Dal 2012 gran parte del suo lavoro teatrale è dedicato ai progetti di Claudio Longhi per Emilia Romagna Teatro Fondazione.
Ha interpretato Adelaide nel film di Carlo Santi “La finestra di Alice” (2013).
Lavora come attrice, come regista teatrale e come insegnante.

 

Nel sito dell’autrice le prossime DATE DI PRESENTAZIONE: vai al sito

Per acquistare il libro: Edizioni del Loggione

 

 

1 Comment
  • Mix-Movie.com
    Posted at 18:04h, 17 Ottobre Rispondi

    «La bicicletta e mitica, epica ed utopica. Ci si puo dedicare a lei solo stando ben attenti al presente, non fosse altro che per i rischi del traffico; eppure, anche, e al centro di racconti che richiamano in vita la storia individuale insieme ai miti condivisi dalla collettivita; sono due forme di passato solidali, capaci di conferire un accento epico ai ricordi personali piu modesti.»

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