Marina Raskova e le “Streghe della notte”

Marina Raskova e le “Streghe della notte”

MARINA RASKOVA E LE “STREGHE DELLA NOTTE”

Quella di Marina Raskova e delle sue compagne è una storia che la Storia ha dimenticato. La Storia maltratta le donne da sempre, anche se genie, anche se eroine (in quanto genie e in quanto eroine? ehhhhh….!).

Marina è stata, è, un’ eroina che la Storia, con la S maiuscola, l’ha fatta. Appassionata di volo, lascia la musica (che sembrava il suo destino), e impara a volare; e lo fa così bene (compiendo imprese di volo straordinarie) che sarà la prima donna ad essere accettata all’Accademia Aeronautica Russa. Ha il grado di maggiore quando scoppia la seconda guerra mondiale. E’ lei a proporre di organizzare uno squadrone aereo notturno fatto solo di donne. Ne avra’ più di mille ai suoi comandi, tutte da lei personalmente selezionate: un intero reggimento di pilote e meccaniche! Unica formazione aeronautica interamente femminile di tutta la storia degli eserciti (qualcuno/a ne era al corrente??)

Marina la guerriera diventa anche stratega. Si inventa e fa sperimentare alle pilote il volo radente. Con i loro aeroplanini lenti (solo 150 km orari), fatti di legno e di tela (sì, proprio così! ), che possono portare non più di due bombe ciascuno, scaricano incessantememte nel buio, notte dopo notte, tenaci e impavide, tonnellate di bombe sul territorio nemico. Così, per i tedeschi, diventeranno “le streghe della notte”.

E le streghe della notte saranno il reggimento con il più alto numero di onorificenze della storia militare russa (e nessuno sa nemmeno questo..). Le loro straordinarie azioni, che, date le modalità di esecuzione, definire eroiche è riduttivo, continueranno sino alla fine della guerra. Fine che, purtroppo Marina non vedrà: si schiantera’, a trent’anni di età, sul Volga, durante una tempesta di neve. Prima donna ad avere i funerali di Stato. Le sue compagne di battaglia, le poche rimaste in vita, ancora si riuniscono ogni anno nel giardino del Teatro Bolscioi.

Una storica italiana, Marina Rossi, e’ forse l’unica a ricordare la stupefacente storia delle “streghe della notte”, in un bellissimo libro di qualche anno fa.

Buona lettura!

(R.M.)

(Dopo l’uscita di questo articolo, anche Ritanna Armeni ha dedicato un libro alle Streghe della notte: “Una donna può tutto. 1941 volano le Streghe della notte – Ponte alle Grazie)

Marina Rossi, Le streghe della notte – testimonianze dell’aviazione femminile in URSS (1941-1945), Edizioni Unicopli, Milano, 2003

1 Comment
  • Betty Argenziano
    Posted at 20:38h, 10 Novembre Rispondi

    Non ne sapevo nulla, incredibile come una vicenda così eccezionale e di rilievo sia taciuta come se non fosse mai avvenuta o solo perché donne fosse di alcun rilievo.

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