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Sai che tornerò – Tre grandi scrittrici ad Auschwitz di Mercedes Monmany

18,00 

Sai che tornerò – Tre grandi scrittrici ad Auschwitz – Etty Hillesum, Irène Némirovsky, Gertrud Kolmar
Autrice: Mercedes Monmany
Traduttrice: Sonia Manfrecola
Introduzione: Nadia Fusini
ISBN:9788894380712
Anno di edizione: 2022
Formato: 15cmx21cm
Pagine:200
Rilegatura: brossura
Copertina: flessibile con bandelle

Attraverso i destini delle tre scrittrici, diversi in origine ma, alla fine, legati dalla barbarie, Monmany ricostruisce la scomparsa di gran parte dell’intellighenzia europea e della tradizione della civiltà ebraica che tanto ha plasmato l’identità del continente da Spinoza fino all’irrompere del totalitarismo.
Ma, allo stesso tempo, descrive la loro invincibile volontà di vivere, la loro preoccupazione per gli altri, il loro ottimismo che si riflette nel titolo del volume, Sai che tornerò, come hanno scritto più volte nelle lettere ad amici e familiari.

“Questo libro si offre a noi come la guida utile e necessaria a pensare il nostro presente, e a riflettere sul pericolo di vita e di morte, che sempre incombe nel mondo […] Mercedes Monmany ci invita ad andare in quei campi insieme con Hillesum, Kolmar, Némirovsky; ci convoca a condividere con loro l’esperienza estrema, che le porta alla morte. E soprattutto ci invita a cogliere tutto il peso di realtà – di una realtà, ripeto, dai contorni mostruosi, che le tre donne scrittrici raccontano. Ed è un’avventura, per noi lettori e lettrici, davvero indimenticabile, un’esperienza da cui usciremo cambiate, cambiati.
Questo non è un libro di critica letteraria, né un esercizio di scrittura biografica. Questo libro è un appello umano, umanissimo a cogliere della parola scritta la qualità religiosa, che tutti e tutte ci lega e ci affratella; perché noi tutti, uomini e donne, siamo umani, in quanto affidiamo alla parola il legame della relazione dell’uno con l’altra.” (dall’introduzione di Nadia Fusini)

Attraverso i destini delle tre scrittrici, diversi in origine ma, alla fine, legati dalla barbarie, Monmany ricostruisce la scomparsa di gran parte dell’intellighenzia europea e della tradizione della civiltà ebraica che tanto ha plasmato l’identità del continente da Spinoza fino all’irrompere del totalitarismo.
Ma, allo stesso tempo, descrive la loro invincibile volontà di vivere, la loro preoccupazione per gli altri, il loro ottimismo che si riflette nel titolo del volume, Sai che tornerò, come hanno scritto più volte nelle lettere ad amici e familiari. Le tre autrici si erano date una missione: preservare l’umanità nella sua interezza. “Non possiamo diventare né bestia né albero, non possiamo e le SS non possono farcelo fare”, ha detto Robert Antelme, lui stesso detenuto a Buchenwald e Dachau.
E questo libro esplora, con squisita sensibilità e un’accurata ricerca delle fonti, quella determinazione a non essere sconfitti e a non lasciarsi abbattere: l’eroismo di continuare ad affermare, in mezzo alla barbarie, come fece Etty Hillesum, “che questa vita è bella e piena di significato. In ogni momento”.

 

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